Attenzioni per limitare la diffusione del Coronavirus Covid-19 in ambito Ottico Optometrico

Tutti i centri ottici aderenti a Federottica Cuneo sono stati informati per mantenere linee guida di rispetto alle indicazioni delle Autorità competenti per limitare la diffusione del Coronavirus Covid-19 in ambito Ottico Optometrico.
Oltre alle indicazioni generali delle Autorità e considerata l’assenza di specifiche indicazioni nazionali per la pratica di ottici e optometristi, si riassumono alcune indicazioni per dare il necessario contributo a un’attività in equilibrio tra sicurezza per tutti gli attori coinvolti e la necessità delle persone per i dispositivi ottici. Anche nell’attuale e difficile condizione di epidemia, si prende evidenzia il ruolo e contesto sanitario dell’attività dell’ottica e optometria.



• Distanza minima 1 metro. Mantenere la distanza durante le varie attività.
o Cartelli affissi in ogni centro ottico per evitare di dover segnalare la cosa ad ogni singola persona ed evitare incomprensioni.
o Durante la scelta di montature e lenti non dovrebbe essere difficile mantenere tale distanza

• Mani: sospendere le strette di mano, abbracci, contatti ravvicinati.
o Il saluto e un sorriso dovrebbero essere sufficienti per condividere la necessità di una cura minimale in questo periodo più critico del consueto.

• Lavaggio mani: oltre al consueto lavaggio con acqua e sapone, le soluzioni alcoliche sono considerate efficaci per virus e batteri;
o ci sono soluzioni alcoliche di più liquide (non gel) che funzionano meglio per la pratica delle lenti a contatto: attenzione che le mani siano assolutamente asciutte altrimenti l’alcol è molto irritante e citotossico per l’applicazione.

• Guanti: Per maggior cautela usare i guanti (come di consueto dopo il lavaggio mani) per le applicazioni di lenti a contatto in persone a rischio.

• Lavaggio e disinfezione superfici: soluzioni apposite con derivati del cloro sono efficaci, come anche l’alcol isopropilico (detto anche alcol bianco), in soluzione al 70% è considerato di buona efficacia e danneggia meno plastiche e vernici o anche soluzione alcol/acqua. I coronavirus “possono persistere su superfici inanimate come metallo, vetro, plastica fino a 9 giorni, ma possono essere inattivati con procedure di disinfezione di superficie con etanolo/alcol al 62–71%, perossido di idrogeno allo 0.5% o ipoclorito di sodio allo 0.1% entro 1 minuto. Altri agenti battericidi come cloruro di benzalconio allo 0.05–0.2% o clorexidina digluconato allo 0.02% sono meno efficaci”
o Varie soluzioni e salviette commerciali sono disponibili per pulire e disinfettare le superfici con cui la persona va a contatto (frontale, mentoniera, appoggi agli strumenti, piano di lavoro per le lac, ecc.)

• Lavaggio e disinfezione strumenti a contatto con la persona: per montatura di prova, punti di contatto sul riunito, occhiali, ecc…
o Occhiali da pulire e disinfettare dopo ogni prova/uso.
o Procedura alternativa che pare plausibile per le necessità attuali, è il rivestimento con pellicola trasparente (di comune reperimento) delle parti degli strumenti a contatto con il soggetto, rivestimento da cambiare ad ogni uso dello strumento.

• Parafiato e mascherina per tecniche a breve distanza. A distanze inferiori di 1m è sconsigliata in genere un’interazione; tuttavia alcune tecniche si svolgono proprio a breve distanza: ad esempio:
o uso del biomicroscopio: chi può usi il monitor invece dell’osservazione agli oculari e usare il parafiato consueto (da pulire a fine giornata), ma viste le ridotte distanze si consiglia anche la mascherina FFP3
o uso dell’interpupillometro sempre con parafiato ma è preferibile usare altre tecniche che mantengono maggiore distanza o sempre la mascherina
o dopo il lavoro sulla persona (ad es. per la registrazione occhiali) e prima della persona successiva, lavarsi le mani. L’uso della mascherina in questo caso è una cautela limite, forse eccessiva ma lasciata al giudizio del singolo operatore.
o Le mascherine protettive per il portatore sono tipo FFP3 (anche FFP2 con minor grado di protezione) e sono sia usa e getta che riusabili. Una mascherina generale ha principale efficacia per evitare che la persona contaminata diffonda il proprio aerosol. Mascherine con filtrazione specifica sono protettive per l"operatore in presenza di significativo rischio, ma sono considerate superflue per un uso generale. Non è ben chiara la durata di una mascherina prima che sia gettata, perché dipende dall’uso, dall’accumulo dell’umidità; sono indicate 8h ma; si veda alle indicazioni del produttore.

• Uso lenti a contatto non sterili: alcune Lac di prova non possono essere sterilizzate, si consiglia di rinviare i controlli non indispensabili e di procedere alla disinfezione approfondita negli altri casi.

• Soggetti con arrossamento congiuntivale e disturbi respiratori: sono considerati a maggior rischio.
o il solo arrossamento congiuntivale non è indicatore per sé, consigliata cautela ma al riguardo ci sono opinioni poco definite.


Per cautela, colleghi nelle aree a più alto rischio hanno rinviato tutti i controlli non indispensabili (ossia di routine) e/o minimizzato le interazioni, ad esempio aprendo l’attività con una persona a rotazione per raccogliere o consegnare i lavori effettuati (no controlli, no applicazioni, eventualmente solo urgenze).
Tenere in vista le indicazioni aggiornate delle Autorità, in relazione a viaggi o sindromi influenzali o simili recenti, ecc. . .


• In condizione di rischio statistico - come è il rischio di contaminazione con coronavirus Covid-19 - la contaminazione può accadere ma non è prevedibile bene se e/o quando e/o come. Pertanto, anche se può sembrare sul momento che le varie cautele non abbiano effetto, le cautele indicate sono necessarie, perché è difficile stimare l’effetto.
• Invece in una relazione deterministica, una causa porta direttamente a un effetto e non è questa la situazione (a meno che molti fattori di rischio si sommino, portando a una probabilità molto alta, quasi deterministica)


Invitiamo tutti i sigg.ri Clienti dei Centri Ottici, nel rispetto delle linee guida emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità riguardo il COVID-19, di comunicare l’eventuale presenza di stati febbrili o sintomi da raffreddamento o il potenziale contatto con persone a rischio o di contagio conclamato avvenuto. Si deciderà dunque di comune accordo con ogni Centro Ottico se confermare o posticipare di conseguenza l’appuntamento previsto o la richiesta di servizio in genere, questo con l’obiettivo della salvaguardia della salute pubblica generale.

Ringraziamo tutti per la collaborazione, rimanendo a disposizione per ogni dubbio in merito.


 

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